Angular 19 - Le 5 Novità Che Cambieranno il Tuo Modo di Sviluppare

Angular 19 introduce miglioramenti fondamentali per ottimizzare le prestazioni e la DX, come i Standalone Components di default per una modularità semplificata e Signals per una reattività senza Zone.js. Con Partial e Incremental Hydration, il caricamento delle app diventa più efficiente, mentre le nuove API resource e rxResource rendono la gestione dei dati asincroni più fluida. Infine, il testing è potenziato con Jest e Web Test Runner per uno sviluppo più rapido e intuitivo.

Angular è in continua evoluzione, e con Angular 19 ci aspettano delle novità davvero potenti che puntano a migliorare l’esperienza dello sviluppatore (DX) e le prestazioni delle applicazioni. Ecco le 5 funzionalità più interessanti di Angular 19 che ti aiuteranno a rendere le tue app più veloci, modulari e reattive.


1. Standalone Components di Default

Angular 19 spinge ancora di più sulla modularità rendendo i Standalone Components il metodo standard. Ora non c’è più bisogno di NgModules per ogni singolo componente: quando crei un nuovo componente, sarà standalone di default a meno che non specifichi diversamente.

Esempio Pratico di Standalone Component

Se vuoi creare un componente standalone, ti basterà dichiararlo normalmente. Angular gestirà le dipendenze in automatico senza moduli extra:

// Componente standalone per Angular 19
@Component({
  selector: 'app-my-component',
  template: `<h1>Hello Angular 19!</h1>`,
  standalone: true
})
export class MyComponent {}

Se invece vuoi continuare con un approccio basato su NgModules, basta impostare standalone: false. Così Angular semplifica la struttura del codice, rendendo ogni componente più autonomo e facilmente riutilizzabile in applicazioni più complesse


2. Partial e Incremental Hydration

Una delle novità più interessanti è l’ottimizzazione del Server-Side Rendering (SSR) con l’introduzione della Partial Hydration e dell’Incremental Hydration. Con Angular 19, ora puoi rendere il caricamento della tua app ancora più rapido caricando solo le parti essenziali della pagina inizialmente e differendo il resto in base all’interazione utente (ad esempio, click o hover).

Come Funziona l’Incremental Hydration?

Immagina di avere un’app ricca di funzionalità e contenuti, dove alcune parti si caricano solo quando l’utente le richiede. Grazie all’Incremental Hydration, Angular può ridurre il peso JavaScript iniziale e caricare i componenti solo al bisogno, migliorando l’esperienza utente:


@Component({
  selector: 'app-incremental-component',
  template: `<button (click)="loadContent()">Carica Contenuto</button>`,
  standalone: true
})
export class IncrementalComponent {
  loadContent() {
    import('./extra-content').then(module => {
      module.loadExtraContent();
    });
  }
}

In questo esempio, il contenuto extra si carica solo quando l’utente clicca il bottone, risparmiando risorse e velocizzando l’avvio della tua app.


3. Signals: Più Reattività Senza Zone.js

Con Angular 19, i signals diventano il cuore del modello reattivo, riducendo la dipendenza da Zone.js e rendendo il data-binding più efficiente e facile da gestire. Un signal rappresenta uno stato reattivo che cambia in base a modifiche di altri segnali o componenti, perfetto per evitare il sovraccarico di Zone.js nelle app complesse.

Esempio di Signal in Angular 19

import { signal, linkedSignal } from '@angular/core';

const myNumber = signal(0);
const doubleMyNumber = linkedSignal(contatore, (val) => val * 2);

myNumber.set(3);
console.log(doubleMyNumber()); // Output: 6

In questo esempio, il doubleMyNumber si aggiorna automaticamente in base al cambiamento di myNumber. Il flusso di dati è chiaro e reattivo senza la necessità di configurazioni extra, permettendoti di gestire lo stato in modo più intuitivo.


4. Resource e rxResource APIs: Semplifica la Gestione dei Dati Asincroni

Angular 19 introduce due nuove API: resource e rxResource, che facilitano la gestione dei dati asincroni come chiamate API o aggiornamenti in tempo reale. Con resource, puoi usare Promise in modo semplificato, mentre rxResource gestisce Observables per chi ha bisogno di dati in streaming continuo, come nel caso di app di messaggistica o dashboard live.

Esempio di Resource API

import { resource } from '@angular/core';

const userResource = resource(() => fetchUserData());

console.log(userResource.status); // 'loading', 'success', 'error'
console.log(userResource.value); // Dati utente se caricati
console.log(userResource.error); // Errore se presente

Esempio di rxResource API

import { rxResource } from '@angular/core';
import { of } from 'rxjs';

const userData = rxResource(() => of(fetchUserData()));
userData.subscribe({
  next: data => console.log('Dati caricati:', data),
  error: err => console.error('Errore:', err),
});

Queste API unificano la gestione dello stato di caricamento ed errori, riducendo la complessità e rendendo il codice più pulito e leggibile, specie nelle applicazioni dove i dati asincroni sono abbondanti.


5. Testing e Tooling Potenziati

Angular 19 sposta il focus anche sul testing: integrando Jest e Web Test Runner, offre alternative più moderne e potenti rispetto a Karma. Angular introdurrà inoltre dei miglioramenti nella gestione degli import e nella diagnosi di errori, con strumenti integrati per segnalare gli import inutilizzati e diagnosticare errori in fase di sviluppo.

Con Web Test Runner o Jest potrai scrivere test più rapidi e modulari senza dover configurare manualmente Karma, rendendo il ciclo di sviluppo e testing più veloce e intuitivo.


Queste sono solo alcune delle novità che ti aspettano in Angular 19. Grazie a queste funzionalità, potrai sviluppare app ancora più veloci, modulari e reattive. Non resta che aspettare il rilascio ufficiale per provarle sul campo!